Il Carnia Industrial Park aveva in carico la progettazione e la realizzazione dell’intervento attraverso l’istituto della delegazione amministrativa regionale. Grazie al finanziamento della Direzione Centrale Ambiente ed energia della Regione di € 900.000,00, il Consorzio ha inizialmente avviato la procedura d’appalto a conclusione della quale il raggruppamento temporaneo composto dallo studio D'Orlando Engineering srl (capogruppo mandatario), dal p.i. Giovanni Battista De Prato, dal dott. Michele Simonitti, dal dott. naturalista Michele Piccottini e dal dott. geol. Andrea Mocchiutti, è stato individuato per tutte le fasi di progettazione e direzione dei lavori.
La scelta progettuale individuata in seguito agli studi ed alle analisi compiute nei diversi livelli di progettazione, stante la natura del substrato rinvenuto (limi sabbiosi e ghiaie limoso sabbiose superficiali) e vista la pregressa situazione da sanare e i diversi interventi eseguiti negli anni, si è indirizzata sulla realizzazione di un corpo briglia, in sostituzione di quello esistente crollato.
Nel gennaio del 2018, una volta espletato l’iter della gara d’appalto, il Consorzio ha affidato e consegnato i lavori all’impresa Anese Srl, giungendo a completare l’Opera e risanare la struttura in 9 mesi.
La nuova briglia è costituita da un “diaframma continuo” di pali secanti da 80 cm, posti ad interasse di 65 cm, di lunghezza variabile dai 10 ai 12,5 metri. Ancorato sulla paratia è stato realizzato un muro spesso circa 80 cm e alto dai 2 ai 2,8 metri, a collegamento dei pali, la cui sommità è stata rivestita con lastre di pietra in grigio carnico conformemente alla briglia esistente a monte. Per irrobustire ulteriormente la struttura e renderla stabile anche in caso di ulteriori abbassamenti del piano delle ghiaie, sono stati realizzati quattro contrafforti verso monte, fondati su pali. Anche la vasca di dissipazione è stata ripristinata, dapprima demolendo le parti laterali danneggiate e quindi ricostruendola con l’apporto di materiale ghiaioso. In considerazione della natura del materasso naturale è stata inoltre realizzata al piede una massicciata di protezione costituita da grossi massi da scogliera legati fra di loro e fissati alla paratia con funi d’acciaio e golfari, a garanzia di una più controllata e uniforme dissipazione dell’energia della corrente nella sezione trasversale, e a vantaggio della stabilità dell’alveo a valle.